Scappare, contro, verso.

Oggi primo giorno di corsa vero, di impegno vero.
– Al primo passo più veloce il mio fisico ha esclamato: Oibò, e che succede qua? Cos’è questo respiro che sta aumentando insieme ai battiti del cuore? Ma sarà una cosa passeggera.
– Al secondo passo il mio fisico ha cominciato a preoccuparsi: Perchè questa qua non si ferma? Non c’è niente di pericoloso qua in giro. C’è il sole, un bel vento rinfrescante ed invece, perchè mi tirano i muscoli delle gambe, del lato b, il respiro sta aumentando ed il cuore lo segue ma, si fermerà ora.
– Al terzo passo: ma por**a p********a!!!! Qua si rischia fortemente l’infarto, l’ossigeno non arriva più, i battiti del cuore hanno superato abbondantemente quelli salutari da avere per continuare a vivere, in più non mi sembra di avere un movimento così fluido. TI ORDINO ###*******!!!!! DI FERMARTI SUBITO! *!*##!!!!
Alla fine credo di aver fatto sui 7,5 km, non tutti di corsa ma i primi tre giri si.
– Il primo è stato come se avessi dovuto scappare da qualcosa di pericoloso che mi inseguiva: i muscoli erano rigidi, come rigidi erano i miei respiri e movimenti in generali, sentivo la necessità di quella corsa e la necessità di andare il più lontano possibile.
– Il secondo è stato contro me stessa, contro il mio corpo che si ribellava contro se stesso. La parte emozionale di me e la parte fisica si erano come alleate per fermarmi in qualsiasi modo che andasse dal non farmi più riprendere fiato a farmi impazzire il cuore. Volevano solo fermarsi e non scappare più.
– Il terzo è stato come andavere verso qualcosa di nuovo. Finalmente i miei polmoni hanno ricominciato a prendere fiato ed ossigenare il corpo, la corsa a prendere un suo ritmo fluido, le gambe andavano tranquille, non tirava più nulla e non c’era più dentro la sensazione di lottare contro la voglia di scappare ma solo la voglia di arrivare al passo successivo, alla curva successiva, senza preoccuparsi troppo di tutto il resto.
Ora…Grey’s Anatomy…un biscotto al cioccolato (bisogna pur gratificarsi!), e tutto sommato il sorriso sulle labbra nonostante la paura per il futuro…ora il presente, un problema alla volta, posso e voglio farcela.

Questo articolo è stato pubblicato in me e contrassegnato come , da Paola . Aggiungi il permalink ai segnalibri.

Lascia un commento